CITTADINANZA ATTIVA E POLITICA PER L’UNITA’

L’OBIETTIVO

#DareToCare è lo slogan e l’hashtag della campagna Cittadinanza Attiva e Politica per l’Unita, che significa “osare prendersi cura”, cioè farsi carico, interessarsi, occuparsi attivamente, dare importanza. A chi? Ai più fragili, al pianeta, alle Istituzioni, alla nostra città, ai nostri vicini, ai problemi della nostra società. La pandemia da Coronavirus ci ha mostrato che il mondo in cui viviamo è in crisi. Una crisi che è sanitaria, economica, climatica, alimentare e sociale, che richiede un cambiamento di passo, di prospettiva e di azione. Un mondo che sa prendersi cura, un mondo dove la cura è messa al centro del discorso politico, sarà un mondo migliore, un mondo più unito.

IL METODO

#DareToCare agisce attraverso tre passi: LEARN, ACT, SHARE (imparare, agire e condividere). Riportiamo la fase LEARN, per ulteriori approfondimenti visitare la pagina: https://www.unitedworldproject.org/daretocare2020/ 

POLITICS AND CARE (POLITICA E CURA)

Lucia Fronza Crepaz è pediatra ed ex deputata al Parlamento italiano (Camera dei Deputati). Ha 6 figli e 8 nipoti. È stata presidente del Movimento Politico per l’unità (www.mppu.org). Da 9 anni coordina progetti di formazione di cittadinanza attiva a Trento.

Pasquale Ferrara è un diplomatico italiano, attualmente è già Ambasciatore italiano in Algeria. Ha svolto incarichi diplomatici a Santiago del Cile, Atene, Bruxelles (Unione Europea) e Washington. Dal 2006 al gennaio 2009 è stato capo del servizio stampa e portavoce del Ministero degli Affari Esteri, Italia e poi, da febbraio 2009 a giugno 2011, capo dell’unità di analisi e programmazione del Ministero.

Condividono le loro riflessioni sull’importanza del paradigma della “cura” in politica, sul valore della solidarietà e della fraternità nel mettersi in gioco, nell’”osare prendersi cura” e su cosa significhi il nostro slogan, #DareToCare per chi, cittadino o politico, ha a cuore la famiglia umana.

Cosa devi fare?

1. GUARDARE (il video sotto)

ASCOLTO, DIALOGO E COMUNICAZIONE

Perché il dialogo ci porta in un mondo sconosciuto? E perché è così importante nel mondo di oggi? Rispondono Amy Uelmen, docente alla Georgetown Law School di Washington D.C. e Cristina Montoya, docente al Sophia University Institute.
Fonte: Citta Nuova
Parlare di dialogo, a prima vista, non è qualcosa di molto impegnativo, soprattutto quando si pensa che il dialogo sia una sorta di piacevole chiacchierata in cui si raggiunge il consenso. Tuttavia, se guardiamo all’ambito politico, sociale e culturale, ci rendiamo conto che il dialogo è spesso l’elemento mancante. Perché? Perché il dialogo è un processo sempre difficile che inizia con l’ascolto: l’ascolto anche di opinioni con le quali non sono d’accordo.

Il dialogo ci porta in un mondo sconosciuto: l’altro, dove camminiamo nel buio e abbiamo persino paura delle nostre incertezze. E per quanto impegnativo possa essere questo dialogo, esso diventa una forma di comunicazione sempre più indispensabile. Ci troviamo immersi in un mondo in cui le forme di comunicazione rapida, di massa, ci fanno dimenticare l’individualità dell’altro, la comunicazione interpersonale, la possibilità di abbattere le barriere che ci impediscono di approfondire le nostre relazioni con gli altri.

Se non siete ancora convinti dell’importanza del dialogo e dell’ascolto per il  mondo di oggi, vi invitiamo ad ascoltare due esperte: Amy Uelmen, docente alla Georgetown Law School di Washington D.C. e Cristina Montoya, docente al Sophia University Institute. Tutte e due mostrano sfide e benefici del dialogo e dell’ascolto.

Uelmen e Montoya hanno davvero “dialogato” in questa seconda lezione di formazione promossa da United World Project nell’ambito della campagna #DareToCare.



UGUAGLIANZA ED EQUITÀ

Fonte: Citta Nuova

Il Covid 19 ha reso più difficili, in tutto il mondo, le condizioni di vita di miliardi di persone, già precarie a causa di crisi economica, povertà, squilibri sociali… Ecco perché la terza lezione organizzata nell’ambito della campagna internazionale Dare to care (#Daretocare), si è concentrata su uguaglianza ed equità.

Moderati dalla giornalista Maddalena Maltese (Religions for peace), intervengono sul tema, in italiano e inglese, il presidente del Movimento politico per l’unità internazionale, Mario Bruno, e Annette Balaoing (Istituto universitario Sophia e Rotterdam School of Management Erasmus University in Netherlands).



FRATERNITÀ E BENE COMUNE

Questa lezione sulla FRATERNITÀ è tenuta dai professori e studenti dello Istituto Università Sofia – Sophia University Institute – Firenze, Italia.

Professori: Antonio M. Baggio, Professore stabile ordinario di Filosofia politica, Istituto Universitario Sophia Leidy Vargas Ramírez, assistente di Filosofia politica, Istituto Universitario Sophia

Studenti-moderatori:

  • Amélie Briard, studentessa, Francia
  • Valeria Garré, studentessa,Italia
  • Maëlys Dewynter, studentessa, Francia
  • Alexander Simoen, studente, Belgio
  • Michel Haroun, studente, Libano


PARTECIPAZIONE E CO-GOVERNANCE

Letizia De Torre è italiana, è stata deputata al Parlamento e Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, dal 2013 al 2019 ha ricoperto la carica di Presidente del MPPU. Melchior Nsavyimana è burundese, oggi responsabile della gestione delle prestazioni con i donatori per il Servizio Aereo Umanitario delle Nazioni Unite in Sud Sudan. Insieme, dialogano con Lourdes Hercules alla scoperta di due concetti essenziali per il nostro tempo: “partecipazione” e “Co Governance”.

Corsa ai vaccini, lockdown di cui non si vede la fine, insicurezza per il futuro, per recuperare, ad esempio, i 255 milioni di posti di lavoro perduti.  E poi, l’allarme per sanguinosi colpi di Stato, arresti di oppositori politici, violenze di minoranze armate, guerre che non trovano soluzione.

L’incertezza viene anche dal fatto che non vediamo chi abbia il potere di governare questi eventi a favore dell’umanità.  Noi cosa possiamo fare? Come garantire giustizia, dignità, libertà e eguaglianza per tutti? Sognavamo di fondare questa garanzia dando piena regalità a tutti i cittadini. Le abbiamo chiamate democrazia e partecipazione. Sarà la fine di questo sogno?

Oppure questa crisi può aprirci a un salto di qualità nel “come” le comunità umane si governano e si relazionano tra di loro e con la comune casa terra?

Stanno, infatti, avanzando idee ed esperienze per una governance collaborativa, che poggia sulla corresponsabilità di tutti: nelle istituzioni e nei luoghi vitali della società. In cui la leadership non è quella del capo, ma la capacità dell’intera città di una visione e di una azione comune.

#DareToCare ha proprio questo significato: prenderci cura politicamente e collettivamente – cioè per tutti gli aspetti e col contributo di tutti – delle nostre comunità. È la CO-governance.


Cosa devi fare?

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