Buone Pratiche

Azione Politica

Siamo convinti che l’attuazione di strategie creative e innovative, spesso limitate ma ispirate a una visione di corresponsabilità, inclusione e maggiore equità, possa avere un impatto efficace sui nostri territori e rigenerarne il tessuto.

Questo spazio è a disposizione di coloro che desiderano condividere e diffondere le “buone pratiche” esistenti: non per promuovere particolari attività da replicare direttamente, ma per offrire spunti di innovazione sociale e valorizzare i molteplici percorsi che possono essere seguiti in modo collaborativo.

Chi fosse interessato a saperne di più può scrivere alla mail: info@mppu.org

“Mamme no PFAS”, Veneto, Italia

Il gruppo “Mamme no PFAS” è sorto nel Veneto agli inizi del 2017 quando è venuto alla luce un gravissimo inquinamento idrico di una importante falda acquifera, seconda in Europa e prima in Italia per grandezza, per lo sversamento di sostanze perfluoro alchiliche, o PFAS, che un’azienda chimica insediata nella zona di ricarica della falda ha effettuato per oltre 40 anni, fino ad avvelenarla totalmente. […]

Quattro mamme preoccupate ed arrabbiate si sono cercate per condividere il dolore. Alla rabbia ben presto è subentrata la determinazione a fare qualcosa da mamme e cittadine. Sono una di loro e mi chiedevo come era potuto accadere sotto i nostri occhi un disastro simile. […]

Anna Maria Panarotto

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Riqualificazione urbanistica e rigenerazione del tessuto sociale, Vienna

Vienna è cresciuta soprattutto negli ultimi decenni del 1800. In quegli anni chi studiava i piani di sviluppo della città prevedeva una popolazione di 8 milioni di abitanti con servizi e infrastrutture idonei; oggi invece Vienna si è fermata sotto i 2 milioni di abitanti e l’intera Austria non supera i 9 milioni. Alla fine del ‘900 le esigenze di riqualificazione urbana della capitale si erano fatte urgenti, in particolare in alcuni contesti: c’erano quartieri abitati soprattutto da persone nate sul posto, anziane e impoverite; altrove, aumentavano gli immigrati e le famiglie numerose ristrette in appartamentini affollati. L’Amministrazione di Vienna aveva già creato una nuova istituzione sociale per far fronte a questa situazione, soprattutto perché la popolazione locale continuasse a vivere nell’ambiente in cui era nata. Ma mi rendevo conto che serviva una maggiore cooperazione.

In questo contesto, la mia professione di architetto e urbanista mi offriva risorse e competenze che potevano far emergere delle prospettive innovative e, del resto, è così per ogni soggetto che è radicato in un territorio. […]

Franz Keonreif

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Processi di partecipazione popolare, Isola di S. Terezinha – Brasile

“L’Isola di S. Terezinha”, un quartiere di Recife con una storia emblematica, conosciuto 50 anni fa con un altro nome: “Isola dell’Inferno”. Per intervenire in una situazione che era di grave degrado, nel 1968 un gruppo di persone del Movimento dei Focolari aderisce all’invito dell’Arcivescovo di Recife, Dom Helder Câmara e si trasferisce a vivere nel quartiere, condividendo tutto con i suoi abitanti. Gradualmente si forma una comunità con una profonda coscienza civile e si raggiungono i primi risultati di autopromozione. Gli abitanti si costituiscono in associazione e, dopo l’apertura democratica del Paese, si inseriscono nei nuovi processi di partecipazione popolare, come il Bilancio partecipativo del Comune di Recife. Molte le conquiste: l’elettrificazione dell’area, la pavimentazione di molte strade, la scuola e il centro sanitario, il Centro per bambini e adolescenti che li accoglie nelle ore extra scolastiche. Johnson da Silva Pinto era uno dei ragazzi del quartiere negli anni Sessanta ed è stato uno dei protagonisti di questo percorso illuminato dal Vangelo. Oggi è co-presidente del Centro del Movimento politico per l’unità in Brasile. […]

Johnson da Silva Pinto

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L’esercizio del potere in una prospettiva di servizio – Argentina

Quando a Cordoba, nel 1985, con la Pastorale della Chiesa cattolica ho collaborato a organizzare il primo Congresso Nazionale Giovanile che ha riunito 120 mila ragazzi e ragazze da tutta l’Argentina con il motto “Costruiamo insieme una patria di fratelli”, il nostro Paese usciva da decenni di dittatura: 30 mila desaparecidos, una notte profonda… Anch’io come tanti altri giovani ho sentito il desiderio di voltare pagina. Dipendeva da noi sanare quelle ferite profonde e ho intuito che la politica era un modo alto per esprimere la mia passione e trasformare la realtà. […]

Amelia López

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Corresponsabili nel prenderci cura gli uni degli altri – Colombia

[…] Sono convinto che ognuno di noi ha una funzione importante da svolgere. Certo, non basta un atteggiamento individuale costruttivo per cambiare una realtà così complessa, ma è un punto di partenza essenziale per alimentare la condivisione, il dialogo, la ricerca dell’unità. Penso ad un’operazione di cui, proprio in questo tempo, c’è un grande bisogno: “disinfettare” la società. Si tratta di disinfettare le nostre comunità dall’individualismo, riconoscendo che siamo corresponsabili nel prenderci cura gli uni degli altri. Tutti diventiamo politici quando mettiamo da parte noi stessi per abbracciare il dolore dell’altro.

Javier Baquero Maldonado

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