di Pasquale Ferrara

 

fonte: religions

Dall’inizio del suo mandato, Papa Francesco ha usato il concetto di periferia come metafora di marginalità sociale. Tuttavia, l’idea di periferia sembra volerci indirizzare anche verso le asimmetrie generate dalla versione liberale della globalizzazione. La narrazione di Papa Francesco deve essere letta nel contesto più ampio della relazione tra religione e globalizzazione. Tale interazione é usualmente intesa nel senso di religioni potenziate dai “vettori” globali, quali sono le nuove tecnologie di informazione e comunicazione, i processi di integrazione politica e istituzionale, i modelli culturali condivisi, i fenomeni e le organizzazioni transnazionali. Ma un altro modo di analizzare il ruolo delle religioni è quello di considerarle agenzie che difendono la prospettiva di una comunità universale, mettendo in discussione i confini politici nazionali e contestando l’attuale sistema globale. Inteso in questi termini, il concetto di periferia rivela di essere un efficace termine espressivo, che suggerisce come sia possibile mirare ad una prospettiva più ampia rispetto all’attuale situazione del mondo, guardando dal bordo piuttosto che dal centro.

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